HTTP HTTPS e Status Response Code

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HTTP, significato e funzioni

L’HTTP (Hypertext Transfer Protocol) rappresenta un protocollo di rete ampiamente utilizzato a livello applicativo, fondamentale per agevolare lo scambio di informazioni sulla piattaforma web. Questo protocollo incapsula direttive e istruzioni essenziali, consentendo a due macchine collegate in rete di interagire tra loro.

CONCETTO DI HTTP E SUOI ASPETTI

Fin dall’inizio, l’hypertext transfer protocol (HTTP) è stato concepito e sottoposto all’attenzione delle organizzazioni normative di Internet, come l’IETF[1]. Tale protocollo si basa sull’architettura client-server: il processo coinvolge un client, spesso identificato come il browser utilizzato dall’utente per navigare online, che formula specifiche richieste. Dall’altra parte c’è il server, che comunemente rappresenta la macchina ospitante di un sito web. Il server, mediante un host, elabora la richiesta e restituisce una risposta.

Fin da subito, l’HTTP si è dimostrato idoneo per lo scambio di informazioni sulla rete, attraverso link e collegamenti attivi verso risorse situate su diversi server. A differenza di altri protocolli di rete come l’FTP, l’HTTP stabilisce collegamenti di tipo stateless, ovvero ogni connessione tra client e server viene chiusa immediatamente dopo aver soddisfatto una singola richiesta. Questo garantisce un minore impiego di risorse, riducendo il carico sia sul server che sul client. Tuttavia, questa modalità comporta l’impossibilità di mantenere lo stato dell’utente tra diverse sessioni. Per risolvere questo problema, nel tempo sono state adottate soluzioni alternative come l’uso dei cookie.

EVOLUZIONE DELL'HYPERTEXT TRANSFER PROTOCOL

La prima incarnazione del protocollo HTTP, conosciuta come HTTP/0.9 nel 1996, presentava alcune carenze e limitazioni. Per esempio, non forniva alcuna sicurezza in termini di autenticazione tra il client e il server e non cifrava i messaggi scambiati. Inoltre, non supportava il riutilizzo delle connessioni esistenti e non consentiva la pratica di ospitare più siti diversi su uno stesso server, concetto noto come virtual host.

Nel corso del tempo, versioni successive hanno cercato di affrontare queste sfide. L’HTTP/1.1 del 1999 e l’HTTP/2 del 2015, ancora in uso, hanno lavorato e continuano a lavorare per migliorare l’efficienza e la sicurezza del protocollo.

L’HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure) rappresenta un’evoluzione sicura dell’HTTP, con l’obiettivo principale di fornire autenticazione sia per il client che per il server, cifrando i messaggi scambiati tra le due parti e verificando l’integrità del traffico. Tra le varie versioni sviluppate, SHTTP, ormai in disuso, e HTTPS hanno dimostrato di essere più efficaci nell’ambito della sicurezza. In particolare, HTTPS utilizza due protocolli di crittografia end-to-end, SSL e TLS, per cifrare tutte le parti del messaggio a livello di trasporto. Il passaggio al protocollo HTTPS, ampiamente adottato negli ultimi anni e riconoscibile attraverso l’icona del lucchetto vicino all’URL delle pagine visualizzate nel browser, garantisce l’integrità delle transazioni in tutte le fasi del processo.

Confronto tra HTTP e HTTPS

Le differenze tra il protocollo HTTP (Hypertext Transfer Protocol) e HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure) sono significative e riguardano principalmente la sicurezza delle comunicazioni web. Utilizzando come spunto il contenuto fornito, ecco una descrizione delle differenze chiave:

HTTP (Hypertext Transfer Protocol):

  1. Comunicazioni Non Sicure: HTTP non offre alcuna forma di crittografia o sicurezza per le comunicazioni tra il browser del client e il server web. Le informazioni trasmesse sono in chiaro e potrebbero essere intercettate o manipulate da terze parti.

  2. URL in chiaro: Quando si utilizza HTTP, l’URL della pagina web è trasmesso in chiaro, rendendo visibili ai potenziali attaccanti gli specifici percorsi e le informazioni sulla risorsa richiesta.

  3. Rischi per la Privacy: Poiché le comunicazioni sono non sicure, i dati personali e le informazioni sensibili inviate tramite HTTP sono vulnerabili agli attacchi di tipo “man-in-the-middle” (attacchi in cui un intermediario malevolo intercetta e manipola i dati in transito).

HTTPS (Hypertext Transfer Protocol Secure):

  1. Comunicazioni Sicure: HTTPS è progettato per fornire un alto livello di sicurezza alle comunicazioni web. Utilizza crittografia per cifrare tutti i dati scambiati tra il browser e il server web, rendendo estremamente difficile l’intercettazione o la manipolazione dei dati.

  2. Protezione dei Dati: L’uso di HTTPS protegge i dati sensibili, come le informazioni di login, i dati delle carte di credito e altri dati personali, mantenendoli privati e sicuri durante la trasmissione.

  3. Autenticazione: HTTPS fornisce un meccanismo di autenticazione per confermare l’identità del server web al client. Questo contribuisce a prevenire attacchi in cui un server malevolo si finge di essere il server legittimo.

  4. Certificati SSL/TLS: Per implementare HTTPS, è necessario ottenere un certificato SSL/TLS (Secure Sockets Layer/Transport Layer Security) per il sito web. Questi certificati sono rilasciati da autorità di certificazione affidabili e confermano l’identità del server.

  5. Indicazione Visuale: Le pagine web che utilizzano HTTPS sono riconoscibili dalla presenza di un’icona del lucchetto vicino all’URL nel browser. Questa indicazione visuale offre agli utenti la fiducia che le loro informazioni sono al sicuro durante la navigazione.

In sintesi, mentre HTTP trasmette dati in modo non sicuro, rendendo le informazioni vulnerabili agli attacchi e alle intercettazioni, HTTPS fornisce un ambiente di comunicazione sicuro attraverso l’uso di crittografia e autenticazione, garantendo la protezione dei dati e la privacy degli utenti.

I Più noti codici di status https

I codici di stato HTTPS sono utilizzati per fornire informazioni immediate sull’esito delle richieste tra il client e il server, aiutando a diagnosticare e risolvere problemi di comunicazione e interazione tra le parti. Questi codici possono essere suddivisi in cinque principali categorie, riconoscibili dalla cifra iniziale del codice:

  1. 1xx: Informativa – Questa categoria indica che il server sta fornendo informazioni all’utente o al client in merito allo stato della richiesta. Questi codici di stato comunicano che la richiesta è stata ricevuta e che il processo di elaborazione delle informazioni è in corso. Non indicano ancora il completamento dell’operazione, ma informano il client che ulteriori azioni sono in corso.

  2. 2xx: Successo – I codici di stato in questa categoria indicano che l’operazione richiesta è stata completata con successo. Il server ha ricevuto, elaborato e accettato l’input del client, e l’utente tende a visualizzare direttamente la pagina web o la risorsa richiesta. Ad esempio, il codice “200 OK” indica che la richiesta è stata completata con successo.

  3. 3xx: Reindirizzamento – Quando il server riceve una richiesta, ma ulteriori azioni e passaggi lato client sono necessari per completare l’operazione correttamente a causa di reindirizzamenti o inoltri, si utilizzano codici di stato della categoria 3xx. Questi codici indicano che il client deve eseguire ulteriori azioni per ottenere la risorsa desiderata. Ad esempio, il codice “301 Moved Permanently” indica un reindirizzamento permanente.

  4. 4xx: Errore del Cliente – Questa categoria rappresenta la prima categoria di errori e si verifica quando la richiesta non può essere completata a causa di problemi lato client, come errori di sintassi, autenticazione fallita o risorse non disponibili. In questo caso, il server restituisce una pagina HTML di errore all’utente, segnalando il problema. Ad esempio, il codice “404 Not Found” indica che la risorsa richiesta non è stata trovata.

  5. 5xx: Errore del Server – Questa categoria di codici di stato indica che il server ha incontrato problemi nel gestire una richiesta che sembrava inizialmente valida. Gli errori del server possono essere temporanei o permanenti, e anche in questo caso, l’utente riceve una pagina HTML che segnala l’errore e le circostanze. Ad esempio, il codice “500 Internal Server Error” indica un errore interno del server.

In breve, questi codici di stato HTTP organizzati in cinque categorie forniscono informazioni chiare sull’esito delle richieste tra client e server, aiutando a identificare e risolvere problemi durante le interazioni web. Le diverse categorie consentono di distinguere tra successo, reindirizzamento, errori del cliente e errori del server, semplificando la diagnosi e la correzione dei problemi.

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