SEO: Link Building come la raccomandazione?

Questa riflessione tende a spiegare in parole semplici l’argomento spinoso e che divide molti addetti ai lavori nel campo del posizionamento, e molti neofiti, quano si parla di Link Building, Link Earning e Digital PR.

Il contenuto di qualità è il centro dei parametri di google quando si chiedono indicazioni in merito al posizionamento nei motori di ricerca e alle tecniche che si adottano per far salire un sito per determinate parole chiave.

Ok fabbrico la migliore macchina sportiva del pianeta, la più veloce, bella, brillante, elegante, miglior rapporto qualità prezzo. E ne produco 10 esemplari. È meglio di Ferrari, Maserati, Lamborghini e Porsche. Ma il punto centrale è uno solo. Non è nessuna di queste. Non la conosce nessuno. Anche se è la migliore da mettere sul mercato. Se qualcuno non la prova, e ne rimane affascinato, ne parla, la fa vedere a tutti i suoi amici, e così via… Non la vendo. Nessuno sa che è la migliore.

Per un sito web è lo stesso. Se ho un’idea originale e la metto on line adesso, è necessario che qualcuno ne resti affascinato, la condivida. Ne parli con amici, e così via.

Nella vita di tutti i giorni succede che prendiamo contatti, ci proponiamo di vendere i nostri servizi, ci facciamo conoscere, ofrriamoz la nostra professionalità a partire da persone che conosciamo, o in alcuni casi otteniamo le cosiddette “raccomandazioni”. Qualcuno che sa quanto valiamo e “conta” più di noi ci raccomanda per farci accorciare le tappe che ci portano a realizzare il nostro affare, accordo, obiettivo.

Google proprio per simulare il comportamento umano, si fida di siti e contenuti che sono più “raccomandati” da altri siti che conosce già, posizionati, istituzionali o semplicemente popolari in ogni settore specifico.

È ovvio che “pagare una tangente”, dare una mazzetta a qualcuno per farci raccomandare e poi deludere le aspettative dell’utente e di Google stesso quando ci visita è controproducente, realizza l’effetto contrario, ci fa vedere agli occhi di tutti come non professionali, inaffidabili fino ad arrivare alla temutissima PENALIZZAZIONE.

Questo avviene se il sito che ci raccomanda è inaffidabile quindi ci trasmette il suo status oppure se l’utente o Big G non trova sul nostro sito i contenuti che si aspetta da questa raccomandazione ( percorrendo i link in lungo e in largo) quindi se poi non manteniamo quello che il link “promette” a Google.

Ovviamente la pratica dell’acquisto di link è condannata, non si può fare. Però farsi raccomandare, in cambio di un favore, un servizio offerto, un prodotto regalato, potrebbe essere tollerato. Perchè d’altra parte se voglio vendere la mia super auto che non si chiama Ferrari ma PincoPalla, anche se è meglio di Ferrari e degli altri produttori noti, a qualcuno noto dovrò pur farla guidare gratis, regalare, far provare per farne parlare bene dappertutto.

Quindi è bene anche nel web in sintesi essere i migliori si, ma anche se si è un pò meno bravi dei migliori, ottenere un pò di raccomandazioni autorevoli.

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